Insensatezza del giustificato

Ingabbiati in questa vita facciamo tutto per un motivo, ogni azione che ne è sprovvista la reputiamo inutile, vacua, nonché bersaglio di ridicole arrabbiature da parte degli indaffarati di questo secolo. Eppure non bistrattiamo la vita - cosa su cui si basano tutti i nostri sudori e le azione atte a perpetuare la nostra esistenza – , unica e vera condizione che si protrae senza motivo da millenni. Issiamo delle motivazioni sull'immotivato, viviamo nel paradosso e continuiamo a sconcertaci davanti ad un killer che uccide senza scopo.
Perché mai dovremmo fare qualcosa per un qualche motivo? È proprio un azione compiuta per una qualsivoglia cagione che perde gran parte del suo significato, della sua labile estetica.
Gli animali – unici veri saggi, in quanto incoscienti – non badano a motivazioni, sono i sacerdoti dell'attimo, nulla premeditano ma agiscono semplicemente perché in quel momento “gli va”. Esuli da qualsiasi morale fanno per nessun motivo, se non per una forza maggiore quale l'istinto di sopravvivenza. Quest'ultimo è l'unico meccanismo che li costringe a muoversi, a fare qualcosa, se ne fossero privati diverrebbero metafisici: farebbero nulla per nessun motivo.

Noi uomini - inzuppati di coscienza e soggiogati allo stesso modo degli animali dalla vita - troviamo uno spiraglio, una libertà inconcepibile per gli altri esseri: il suicidio. Vediamo nell'estremo gesto la via di fuga dai nostri problemi, uno spiraglio di luce in un mondo tetro. Ed è proprio qui che si intravede l'insensatezza di questo gesto, che non ha più senso del continuare a vivere. Il suicidio non è una soluzione ad un bel nulla, non esistono soluzioni; il fatto è che non esiste nessun problema da risolvere.
Puro capriccio come qualsiasi altro atto, verrebbe irrimediabilmente sminuito e gettato in mezzo a tutta quell'accozzaglia di gesti se compiuto per un qualche motivo. Fuggire da qualcosa significa darle importanza, temerla, ma proprio perché la vita non ha importanza che fuggirle sarebbe da stolti, mero comportamento di chi inebriato dalla vita non può più farne a meno.
L'unico suicidio - come qualsiasi altro gesto - apprezzabile, è un suicidio senza motivo. Tutto il resto è argomento per buffoni.

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